Bureau69 Architects | Max Strano architetto

Centro per la tecnologia
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CONTESTO

L’edificio della stazione è posizionato parallelamente alla BR 459, una strada trafficata e ad alta velocità, che stabilisce il collegamento tra Taltajuba e Pouso Alegre. Una strada con traffico veicolare intenso. Quest’area appare scarsamente urbanizzata e non collegata al tessuto urbano della città, che appare chiusa tra il limite fisico del fiume.
Solo due collegamenti principali collegano questa parte periferica della città con il centro: il ponte Jose Almeida Neves e il viale Francisco Andrade Ribeiro. Quest’area presenta inoltre una struttura poco chiara e una destinazione urbanistica più industriale che commerciale e terziaria.
La scelta di costruire un polo culturale e tecnologico non richiede un’organizzazione funzionale dell’area circostante. L’intenzione del Comune di realizzare un terminal degli autobus nell’area adiacente consente di affrontare il progetto con un approccio a scala più urbana, oltre che architettonica, pensando a un intervento unitario di coinvolgimento generale per trasformare quest’area in un luogo attrattivo per chi vive e lavora in città e per chi la attraversa e la visita anche per lavoro e/o vacanza.

CONCETTO

Il nuovo significato dell’edificio della stazione ferroviaria rende indispensabile il suo reinserimento nel tessuto urbano, un’area che, secondo le analisi effettuate, e nella zona in cui si trova la stazione, sembra avere una vocazione all’uso industriale.
Dalla lettura effettuata, risulta essere un’area di ingresso al nucleo urbano, il luogo dove effettivamente è nata la stazione, attualmente però cancellata dal tracciato (e dai vincoli ambientali) imposti da una strada ad alta velocità. Santa Rita è una città che si affaccia sul fiume, da cui prende il nome. Rispettandolo e superandolo in alcuni punti di passaggio.
L’area in questione appare segnata da un vuoto urbano. Pertanto, comprendiamo che una lettura coordinata tra l’edificio e l’ambiente circostante. Solo con una visione di ampio respiro sarà possibile rivitalizzare l’area, innanzitutto, e l’edificio che la serve. Il dialogo (rapporto) con il fiume diventa quindi fondamentale.
Nella stesura del progetto abbiamo tenuto conto del futuro terminal degli autobus urbani, considerandolo un elemento decisivo nello studio urbanistico dell’area, quindi un elemento estremamente positivo in termini di polarità, servizi e flussi. L’area all’interno dell’Emittente si trova tra i due assi di arrivo alla città che attraversano il fiume: Av. Francisco Andrade Ribeiro a sud e Ponte José Almeida Neves a nord. È inevitabile considerare quest’area come un polo di convergenza.
Nelle ipotesi progettuali presentate, spostando l’attenzione dalla scala architettonica a quella urbana, si è optato per l’inserimento dall’area direttamente adiacente alla stazione, di cui si raccomanda l’acquisizione.
Gli assi strutturanti del progetto sono gli allineamenti del lotto paralleli alla BR 459, un elemento di confine a sud, per il quale una nuova linea guida si basa su un percorso esistente che attraversa sia l’edificio che i suoi immediati dintorni, inserendosi così a contatto con la riva del fiume e la futura stazione degli autobus.

PROGETTO

Basandosi sull’esistenza di due edifici di valore storico, la stazione ferroviaria e i magazzini, l’intervento proposto cerca di dare risalto allo schema rigido dell’architettura storica. L’ortogonalità e la semplicità della geometria originaria non vengono alterate: si conserva la sua essenza e si crea un nuovo tessuto contemporaneo fatto di piccoli blocchi di scala ridotta che si aggiungono a quelli principali, sempre rispettando gli allineamenti degli assi individuati e avendo l’unica finalità programmatica.
Le nuove geometrie si discostano dagli stilemi dell’architettura vernacolare storica, non si ispirano a questi edifici, ma per scelta compositiva e con l’intento di differenziarsi dalle preesistenze, vengono stravolte, sottolineando così una modernità insopportabile e sinonimo di tecnologia. La matrice tecnologica funge da ispirazione per la forma proposta e interagisce con essa.
Ai principali edifici storici sono assegnate funzioni considerate sociali: auditorium, bar, location per eventi. I nuovi edifici sono destinati a funzioni di servizio e di produzione: business hub, sede di mostre e fiere, spazi di coworking, uffici e servizi in genere.

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